La risposta è negativa, sul presupposto della loro non stretta necessità -essendo su base volontaria e non legale- per l’intervento straordinario.
V’è in materia un interpello dell’Agenzia delle Entrate che esclude il compenso dell’amministratore per i lavori straordinari dalla deducibilità di dette spese.
Il parere dell’Agenzia (interpello n. 915-154/2007) non è, ovviamente, una legge, non è una circolare e neanche una risoluzione bensì un parere tecnico di chi, a posteriori, dovrà controllare il comportamento del contribuente nel caso specifico e, altrettanto ovviamente, anche altri uffici in condizioni di doversi difendere da possibili ricorsi, faranno riferimento a quel parere a favore del Fisco.
Pur risalendo al 2007, tale interpello rimane insuperato, per cui non può che essere preso in debita considerazione dagli amministratori e dai loro mandanti.
E’ tenuto il nuovo Amministratore a rilasciare attestazione di effettuato pagamento di quota lavori per sgravio fiscale? Lavori eseguiti durante la vecchia amministrazione ma notificati e saldati durante la nuova amministrazione. Cordialmente saluto e ringrazio
Egr. Utente,
se le risulta il pagamento dei condomini ed i bonifici effettuati all’appaltatore, deve rilasciare l’attestazione.
L’importante è che si riferisca a bonifici dell’anno precedente e che le somme siano state effettivamente pagate all’amm.re dai condomini.
saluti
TEAMACAI
Buon pomeriggio a voi dell’associazione, volevo porvi un quesito:
Passati i 2 anni di mandato, l’amm.re ha ancora diritto al compenso? Oppure il compenso sarà minore
o non più spettabile? E’ un argomento che mi è ancora poco chiaro.
Grazie
Distinti saluti
Egr. Utente,
abbiamo trattato l’argomento a questa pagina: https://www.formazioneacai.com/?p=562
Scaduti i due anni non ha diritto al compenso senza espressa volontà confermativa dell’assemblea
saluti
TEAMACAI
Spett.le Associazione,
nel condominio da me gestito ci sono dei parcheggi in soprannumero che i condomini vorrebbero vendere a terzi:
1. come si procede in tali casi?
2. posso pretendere un compenso ulteriore al pattuito, visto che si tratta di attività straordinaria?
saluti
Stimata Associata,
la vendita a terzi si un bene comune presuppone il consenso di tutti i condomini espresso nella forma di legge; in pratica, tutti i condomini dovranno recarsi dal notaio e vendere ai terzi detti beni.
Trattandosi di attività del tutto straordinaria, e neppure di semplice manutenzione, ritengo che un suo eventuale onorario debba essere concordato appositamente dai condomini tutti, neppure essendo una questione condominiale strictu sensu.
Migliori Saluti
avv. Danilo Corona
Buona domenica, sono una associata, a breve nell’assemblea ordinaria annuale dovrò mettere in vendita su richiesta dei condomini un posto auto dell’area comune condominiale, vorrei sapere se il guadagno devrà essere accantonato in un fondo speciale per tutti i condomini o se ognuno di loro potrà gestire il ricavato della vendita come meglio crede? Grazie
Stimata Associata,
essendo danari dei condomini uti singuli, sono loro che devono decidere il da farsi.
In punto di diritto, non sono somme condominiali, ma private, per cui non vanno accantonate in alcun conto, salvo diverso accordo tra le parti.
Ognuno potrà gestirli come meglio crede.
saluti
avv. Danilo Corona