I comproprietari di un’unità immobiliare sita in condominio sono tenuti in solido, nei confronti del condominio medesimo, al pagamento degli oneri condominiali, sia perché detto obbligo di contribuzione grava sui contitolari del piano o della porzione di piano inteso come cosa unica e i comunisti stessi rappresentano, nei confronti del condominio, un insieme, sia in virtù del principio generale dettato dall’art. 1294 cod. civ. (secondo il quale, nel caso di pluralità di debitori, la solidarietà si presume), alla cui applicabilità non è di ostacolo la circostanza che le quote dell’unità immobiliare siano pervenute ai comproprietari in forza di titoli diversi. Trattandosi di un principio informatore della materia, al rispetto di esso è tenuto il giudice di pace anche quando decida secondo equità ai sensi dell’art. 113, secondo comma, cod. proc. civ…
Lo sostiene da ultimo la Corte di Appello di Campobasso, 17/05/2014, facendo proprio il dictum della Cassazione 21/10/2011, n. 21907.
Nella specie, la S.C. aveva infatti già chiarito che tale principio suespresso non si pone in contrasto con quello enunciato da Sez. Un. n. 9148 del 2008, riguardando quest’ultima pronuncia la diversa problematica delle obbligazioni contratte dal rappresentante del condominio verso i terzi, e non la questione relativa al se le obbligazioni dei comproprietari inerenti le spese condominiali ricadano o meno nella disciplina del condebito ad attuazione solidale.
I soggetti comproprietari dell’immobile sono tutti responsabili verso il condominio del pagamento dei debiti condominiali per l’intero, e non pro quota.
(4,5 m.ti w-l)