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Buonasera,vorrei porre un quesito.In un condominio molti si lamentano dell’abbaiare di alcuni cani di proprietà di alcun condomini, a tutte le ore del giorno e della notte ed altre situazioni spiacevoli.In che modo,l’amministratore può intervenire?
Egr. Amministratore,
se i cani sono di proprietà privata e si trovano nella proprietà privata l’amministratore della parti comuni può fare pochissimo, quasi nulla, non potendo lo stesso interessarsi dell’utilizzo che i condomini fanno delle loro unità abitative.
Potrebbe intervenire solo per un cattivo uso della parti comuni (tipo escrementi nell’ascensore) ma giammai per le proprietà private.
Si tratta di una questione molto ricorrente attualmente, nei confronti della quale solo i condomini interessati possono fare qualcosa giuridicamente, ben potendo costoro denunciare la condomina “rumorosa” per disturbo della quiete pubblica oppure chiedere il risarcimento per gli eventuali danni arrecati loro in caso di rumori che superano la soglia della tollerabilità.
Si tratta di iniziative legali che possono essere adottate solo dai singoli condomini, e giammai dall’amministratore, che difetta in tal caso di quello che in gergo tecnico si chiama “legittimazione attiva”.
Altro discorso se l’animale abbaia perché mal tenuto o, peggio ancora, abbandonato, giacché in tal caso chiunque può fare una denunzia alla ASL competente.
Esclusa la ipotesi di maltrattamenti all’animale e di abuso delle parti comuni l’amm.re può solo percorrere vie bonarie (tipo richiamare per iscritto con una lettera la condomina a tenere comportamenti più civili), ma i condomini devono in tal caso sapere che -qualora il destinatario della diffida non vi adempia spontaneamente- l’amm.re, che non è certo un organo di polizia, non ha alcun potere a tutela dei condomini ed in loro sostituzione.
Migliori saluti
TEAMACAI
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