Per citare in giudizio correttamente un condominio non c’è alcuna differenza tra una domanda avanzata “nei confronti del Condominio in persona dell’amministratore pro tempore X ” e la domanda proposta contro “X nella qualità di amministratore p.t. del Condominio”.
Questa l’ovvia conclusione cui giunge la Suprema Corte con la sentenza n.3676 del 7 febbraio 2019, in riforma della corte di appello di napoli, che aggiunge:
L’errore di diritto è palese e consiste nell’avere differenziato, attraverso un esasperato formalismo, due formule di citazione in giudizio in realtà perfettamente identiche perché inequivocabilmente riferibili al medesimo soggetto.
La sentenza integrale è visionabile qui.
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(2 m.ti w-l)
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